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Incentivi fiscali

Nuovi incentivi fiscali governativi 2022: guida ai lavori ammessi, ai requisiti ed ai prodotti di BTicino coinvolti.

Guarda il video del webinar sul superbonus e scarica la guida di BTicino.

 

PRODOTTI DETRAIBILI BONUS CASA
50%
ECOBONUS
BUILDING AUTOMATION
65%
ECOBONUS
CALDAIE E GENERATORI A CONDENSAZIONE
65%
BONUS COLONNINE DI RICARICA
40%
SUPERBONUS
110%

Termostato Smarther 2

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Termostato Smarther 2 + valvole Netatmo

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Termostato modulante Netatmo

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perché in Classe VI
(Commissione 2014/C 207/02)
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Domotica MyHOME

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Colonnine GREEN UP in AC

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Colonnine GREEN UP in DC (Ecotap)

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Centralino smart BTDIN with Netatmo

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Soluzioni per il fotovoltaico

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Superbonus 110%: cos'è e chi può richiederlo

IL SUPERBONUS SI APPLICA A:
 

  • edifici ad uso residenziale monofamiliari e condomini, nonché gli spogliatoi di società sportive
  • soggetti quali persone fisiche, condomini, istituti autonomi case popolari o enti similari, cooperative di abitazione a proprietà indivisa, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni e società sportive dilettantistiche
  • interventi trainanti (isolamento termico di superfici opache oltre il 25% della superficie disperdente, con materiali sostenibili, e sostituzione degli impianti di climatizzazione) e trainati (quest’ultimi solo se realizzati congiuntamente con i primi, relativi all’installazione di sistemi building automation, infissi, schermature solari, scaldacqua a pompa di calore, eliminazione delle barriere architettoniche, impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo, infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici).
     

Il superbonus non si può applicare per interventi effettuati in:
 

  • unità immobiliari appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 non aperte al pubblico

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Edifici unifamiliari:
 

  • Fino al 31 dicembre 2022 purché 30% dei lavori complessivi venga realizzato entro il 30 settembre 2022

 

Condomini / edifici plurifamiliari da 2 a 4 unità abitative:
 

  • Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2023
  • Superbonus 70% per il 2024
  • Superbonus 65% per il 2025
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Gli interventi che danno accesso al superbonus 110%

Ecco quali sono gli interventi trainanti necessari per poter avvalersi del superbonus al 110%.
 

  • ISOLAMENTO TERMICO (cappotto termico) delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.
  • SOSTITUZIONE degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti con IMPIANTI CENTRALIZZATI A CONDENSAZIONE (classe A) O A POMPA DI CALORE (compresi impianti ibridi o geotermici), oppure con impianti di micro-cogenerazione.
     

SONO 2 I VINCOLI PER OTTENERE IL SUPERBONUS:
 

  • realizzare almeno 1 intervento trainante;
  • gli interventi trainanti + trainati devono portare un miglioramento di 2 classi energetiche.
Come il tuo cliente può ottenere l'agevolazione
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Detrazione d'imposta

Il cliente effettua i lavori e sostiene tutta la spesa. Nei 5 anni successivi ha diritto al 110% di detrazione entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla sua dichiarazione dei redditi.

Ad esempio: con una spesa lavori di 10.000 €, per i successivi 5 anni il tuo cliente avrà uno “sconto” di 2.200 € all’anno sulle imposte dovute.
 

Il cliente paga i lavori e recupera con detrazione IRPEF/RES

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Sconto in fattura

Il tuo cliente avrà il 100% di sconto in fattura, in cambio cederà il credito fiscale all’impresa che recupererà il 110% dell’importo in 5 anni.

Il fornitore può recuperare il contributo anticipato:

  • sotto forma di credito d'imposta di importo uguale alla detrazione spettante;
  • con successiva ed eventuale cessione di tale credito ad altri soggetti (es: banche


Il fornitore emette una fattura con lo sconto massimo del 100% e recupera il 110% dell'importo in 5 anni

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Cessione del credito

La cessione può essere disposta in favore di:

  • fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi, anche distributori di materiale elettrico;
  • altri soggetti (persone fisiche, persone giuridiche ed enti);
  • istituti di credito / intermediari finanziari


L’impresa, la banca, l’assicurazione, un altro privato, offre al cliente la liquidità per pagare i lavori e si assume il credito fiscale del 110% che potrà recuperare in 5 anni di detrazione.

Fornitori, banche o soggetti terzi forniscono al cliente la liquidità in cambio del credito fiscale del 110%

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Ecobonus: caldaie e generatori ad aria a condensazione

Sono agevolabili:
 

a) Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale per il riscaldamento d’ambiente (ηs)≥ 90%, pari al valore minimo della classe A di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18/02/2013.
 

b) Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di cui al superiore punto a) e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.
 

c) Sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d’aria calda a condensazione.


Normative e informazioni di dettaglio disponibili sui siti di Enea ed Agenzia delle Entrate

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Entità del beneficio

Aliquota di detrazione dall’IRPEF o IRES

  • 50% delle spese totali sostenute dal 01.012018 al 31.12.2024 per gli interventi di tipo a),
  • 65% delle spese totali sostenute dal 01.01.2018 al 31.12.2024 per gli interventi di tipo b) e C)
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Ecobonus: building automation

È agevolabile l’installazione e messa in opera di sistemi di Building Automation, che consentano la  gestione  automatica  personalizzata  degli impianti  di  riscaldamento  o  produzione  di  acqua calda  sanitaria  o  di  climatizzazione  estiva,  compreso  il  loro  controllo  da  remoto  attraverso canali multimediali.
 

I dispositivi devono (allegato A  punto 11.1 del DL 34/2020, Decreto Rilancio):
 

  • mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati;
  • mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
  • consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
  • Per i sistemi di Building Automation, installati congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione  di  impianti  di  climatizzazione  invernale,  la tecnologia afferisce almeno alla classe B della norma EN 15232.


Normative e informazioni di dettaglio disponibili sui siti di Enea ed Agenzia delle Entrate

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Entità del beneficio

Aliquota di detrazione dall’IRPEF o IRES

  • 65% delle spese totali sostenute (limite max di detrazione ammissibile: 60€/metro quadro al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni)

Bonus colonnine di ricarica

A CHI SPETTA L'AGEVOLAZIONE

Detrazione del 40% dedicata a professionisti (partita IVA) e imprese (ragioni sociali) che siano in regola con gli adempimenti fiscali e con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.

COSA RIENTRA
 

  • Spese di acquisto delle infrastrutture
  • spese per l’installazione delle colonnine (manodopera, impianti elettrici, opere edili strettamente necessarie, gli impianti e i dispositivi per il monitoraggio)
  • Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile dell’infrastruttura di ricarica
  • Costi per la connessione alla rete elettrica, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile dell’infrastruttura di ricarica
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Tetto max di spesa per impianti in ac ≥ 7,4 kW (Contributo = 40% delle spese ammissibili)
 

  • 2.500 euro per singolo dispositivo con un solo punto di ricarica, inclusi Wallbox
  • 8.000 euro per singola colonnina in caso di due punti di ricarica
     

Tetto max di spesa per impianti in dc (Contributo = 40% delle spese ammissibili)
 

  • fino a 50 kW: 1000 euro/kW
  • > 50 kW: 50.000 euro per singola colonnina
  • > 100 kW: 75.000 euro per singola colonnina

Requisiti e caratteristiche delle colonnine
 

  • Le colonnine devono essere nuove di fabbrica.
  • Le colonnine devono essere installate in aree di proprietà privata in territori italiani.
  • Rispettare i requisiti minimi di cui all’art. 4 della delibera dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020.
  • Essere realizzate secondo la regola d’arte ed essere dotate di dichiarazione di conformità ai sensi del decreto ministeriale n. 37/2008 e del preventivo di connessione accettato in via definitiva.
  • Si può presentare una sola domanda per il contributo.
  • È obbligatorio mantenere l’infrastruttura di ricarica nei cinque anni successivi.
     

NOTA: Con futuri provvedimenti saranno disciplinati i termini e le modalità per la presentazione delle domande, la concessione e l’erogazione dei contributi per impianti in AC e DC.

Cosa devono fornire le «imprese»
  • Hanno sede sul territorio italiano.

  • Risultano attive e iscritte al registro delle imprese.

  • Non sono in situazione di difficoltà, così come definita dal regolamento di esenzione.

  • Sono iscritte presso INPS o INAIL e hanno una posizione contributiva regolare, così come risultante dal documento unico di regolarità contributiva (DURC).

  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali.

  • Non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente.

  • Non hanno beneficiato di un importo complessivo di aiuti de minimis che, unitamente all’importo delle agevolazioni concesse a valere sul presente decreto, determini il superamento dei massimali previsti dal regolamento de minimis.

  • Non hanno già ricevuto o richiesto nessun altro contributo pubblico per le infrastrutture di ricarica (bonus non cumulabile con altre agevolazioni previste per la stessa spesa).

  • Non sono destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

  • Non hanno ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero, a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che dichiara l’aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune.

  • Sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

Cosa devono fornire i «professionisti»
  • Presentano un volume d’affari, nell’ultima dichiarazione IVA trasmessa all’Agenzia delle entrate, così come risultante dal rigo VE50, non inferiore al valore della infrastruttura di ricarica per la quale è richiesto il contributo di cui al presente decreto. Per i professionisti che applicano il regime forfettario, il valore dell’infrastruttura di ricarica non può essere superiore a euro 20.000,00 (ventimila/00).

  • Non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o   incompatibili   dalla Commissione europea.

  • Sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni.

  • Sono in regola con il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali.

  • Sono in regola con gli adempimenti fiscali.

  • Non hanno già ricevuto o richiesto nessun altro contributo pubblico per le infrastrutture di ricarica
    (bonus non cumulabile con altre agevolazioni previste per la stessa spesa).